Gua-Sha e Trattamento della Fascia
Il Gua-Sha nel trattamento della fascia, è stato diffuso con molte varianti commerciali.
Spesso purtroppo la tecnica originale e realmente valida, risulta essere deviata a discapito della commercializzazione di metodi che utilizzano solo una parte del potenziale che questa tecnica ha da offrire.
Il Gua-Sha è una tecnica della Medicina Tradizionale Cinese che utilizza un’azione di “pressione-scorrimento” unidirezionale eseguita con uno specifico strumento sulla superficie corporea. Tale azione può contemplare una duplice finalità, in base alla necessità individuata dall’operatore:
- Trattamento fasciale, azione meccanica sul tessuto connettivo che porta le fibre ad “allinearsi”,
- Oppure con una specifica ricerca di “petecchie terapeutiche transitorie” che rappresentano un’extravasazione di sangue nel sottocute, finalizzate a “sbloccare” una stasi.
GUA: letteralmente significa graffiare o grattare, ma viene descritto più accuratamente come pressione-scorrimento unidirezionale per mezzo di uno strumento.
SHA: è un termine polisemico che descrive la presenza di una stasi di sangue superficiale, associata a dolore o malattia e le petecchie che compaiono dopo l’applicazione del Gua-Sha.
Gli strumenti del Gua Sha
Il Gua-Sha drena i canali migliorando la stasi locale, stimolando il tessuto connettivo e propagando segnali meccanici e chimici nella matrice tessutale, libera l’esterno purificando il calore, muovendo Qi, Sangue e Fluidi. Il sangue non viene fatto fuoriuscire dalla pelle, ma appare come piccole petecchie/ecchimosi transitorie, che confermano che il sangue è bloccato in superficie.
Se non ci fosse stasi di sangue, il Gua-Sha indurrebbe solo rubefazione e porterebbe il sangue alla superficie, con una colorazione rosata. Quando il frazionamento superficiale rivela lo sha, il Qi e il sangue bloccati vengono stimolati al movimento.
Meccanismi Fisiologici del Gua-Sha
Anche se il biomeccanicismo nelle terapie manuali non è ancora completamente chiaro (Corey et el. 2009), si ritiene che la traduzione di forza e allungamento causino innervazione e ripristino del tessuto connettivo (Corey et al. 2009; farasyn e Meeusen 2009; Standley e Meltzer 2008; Iatridis et al. 2003) ma solo per specifico tipi di tessuto connettivo. La teoria della meccanotrasduzione può spiegare in parte gli effetti del Gua-Sha.
Il Gua-Sha si distingua per 3 caratteristiche principali rispetto al altre terapie manuali che includono pressione e trattamento fasciale:
- Scorrimento unidirezionale con ripetizioni ravvicinate;
- Utilizzo predominante nei ventri muscolari;
- Creazione intenzionale di petecchie ed ecchimosi transitorie.
Effetti del trattamento fasciale
- Riduzione di aderenze e restrizioni fasciali;
- Distruzione cross-link di collagene;
- Distensione del tessuto connettivo e delle fibre muscolari;
- Incremento della temperatura;
- Incremento del flusso sanguigno locale e a distanza;
- Alterazioni delle attività riflesse spinali;
- Stimolazione dell’attività cellulare (fibroblasti e mastociti);
- Incremento della risposta istamina.